MEMORABILIA N°20: SWINGING TANGO AL LIBERTANGO FESTIVAL DI SASSARI
Il progetto artistico di SWINGING'TANGO è nato con l’intento di far interagire due forme di musica popolare che per il loro valore estetico si sono meritate la palma delle più interessanti esperienze musicali dl ‘900. Quindi il jazz ed il tango, che hanno anticipato di un secolo l’estetica postmoderna che vede realizzarsi opere in cui si intuiscono diversi contributi culturali. Il jazz inserendo elementi della cultura musicale europea sulla fondamentale matrice afroamericana, il tango inserendo sulla cultura musicale europea sulla fondamentale matrice afrocubana. Nel primo caso l’elemento saliente è l’improvvisazione che via via ha acquistato la portata di una vera e propria scienza in cui l’armonia tonale e modale dettano le leggi. Nel secondo caso la sintesi si è avvalsa della scrittura musicale che si è espressa con straordinari arrangiamenti di pagine originariamente strutturate come canzoni. Perciò, mentre i grandi evergreen nordamericani usati nel teatro musicale o nel cinema, diventavano la migliore risorsa per le improvvisazioni dei jazzisti, la musica di Buenos Aires si è tramandata attraverso le interpretazioni diverse che ne hanno dato le diverse orchestre personalizzandole con arrangiamenti unici. Con questi presupposti si può ben dire che il tango è formato da un corpus di composizioni dalla struttura pressoché analoga a quella degli standard americani e quindi può essere come loro, uno stimolante materiale su cui improvvisare. SWINGING'TANGO né è l’originale dimostrazione, andando oltre alle rare esperienze analoghe che sono tate fatte in Argentina in quanto in questo caso l’anima del tango è conservata per merito della sua poesia qui espressa con la lingua, i testi e lo stile del canto. Infatti le improvvisazioni e lo swing, che viene sviluppato con un interplay contemporaneo tra gli strumenti, coabitano con i magnifici versi dei poeti del tango cantati da una cantante che conserva la fibra stilistica di questa musica e la lingua originaria dei versi. Si creano quindi due piani linguistici che partendo paralleli si intrecciano con un risultato di emozionante pathos espressivo. Ulteriore elemento di particolarità è l’operazione originale di interpretare alcuni standard di jazz per cui stato scritto un testo in casigliano che non è la traduzione letterale di quello in inglese, ma è stato creato per l’occasione tenendo presente i temi e le atmosfere che sono caratteristiche del tango. Il recital ha come protagonista la voce calda ed espressiva della cantante di tango Paola Fernandez Dell’Erba, argentina di Mar del Plata, la città natale di Astor Piazzolla. Ad interagire con lei secondo le regole del più raffinato jazz contemporaneo, il più classico dei trii di jazz, con il pianoforte di Paolo Alderighi, il contrabbasso di Franco Finocchiaro e la batteria di Ferdinando Faraò.
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