MEMORABILIA N°23: RAYUELA
La Rayuela è un gioco d'infanzia che, con altri nomi, diverse generazioni di bambini di tutto il mondo hanno incrociato nella loro esperienza ludica. Il grande scrittore argentino Julio Cortazar ne prende in prestito il nome per utilizzarlo come titolo del suo capolavoro che rimane ancor oggi, uno dei punti più alti e sperimentali dell'intera letteratura latinoamericana del '900. Forse quello che lo ha ispirato in questa scelta è la scoperta di un aspetto metaforico nella modalità con cui si articolano le regole di questo gioco. La prima curiosità è che i giocatori per vincere sono chiamati a passare dalla Terra al Cielo, secondo un determinato percorso da compiersi saltellando stando su una sola gamba. La metafora è quella che ogni viaggio tra la Terra e il Cielo, quindi tra la vita materiale e quella spirituale, sono un esercizio di equilibrio delicatissimo, dove passare da una casella all'altra della propria esperienza esistenziale, è una prova con se stessi e con gli altri.
Questo breve prologo ci aiuta a presentarvi il recital che abbiamo creato per voi e dove si parla di amore, amicizia, sogni, etica, dolore, gioia, attraverso il linguaggio della musica, punteggiato da un filo conduttore letterario con alcune brevi incursioni nella Rayuela di Cortazar, necessario per seguire Horacio prima a Parigi e quindi di ritorno a Buenos Aires. E la musica esprime la specificità di questi due mondi così distanti e così fraterni: da un lato incontreremo la chanson francais coniugata con la freschezza dello swing tipicamente francese dei manouche, dall'altro approderemo nel cuore del Tango, che, tra le altre cose, ha trovato a Parigi una seconda patria e più generalmente in Francia la madre generosa da cui è nato il suo indimenticabile mito: Carlos Gardel. Da tutte e due le parti, attingendo alle parole dei poeti popolari che hanno descritto lo spirito di due metropoli così distanti e così fraterne...
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