L'altro calcio dei Social Romantiker






La storia passata e attuale del Sant Pauli, squadra di calcio che attualmente milita nella Bundesliga Zweite, corrisponde alla nostra Serie B, è sicuramente un caso unico in un contesto dove le Società di calcio sono vere e proprie aziende dello spettacolo chiamate a vincere, accaparrarandosi i nomi più attraenti per il pubblico e la stampa, sostenendo politiche economiche che si inquadrano alla perfezione allo stile neo liberista e alle leggi della pubblicità e dei diritti televisisivi.
Il suo stile assolutamente smarcato da questo orizzonte, eredita con orgoglio una posizione libertaria che durante gli anni terribili del nazismo rendevano la squadra oggetto di attacchi ripetuti dal partito unico con cartelli che ad Amburgo recitavano: “Tedeschi difendetevi, non andate a vedere il Sankt Pauli”.



Così fino agli anni ’60 la squadra era relegata ad una lega regionale con meno di 2000 tifosi al seguito. Poi, con il trasferimento dello stadio nel quartiere a luci rosse della città, dove all’epoca hanno vissuto anche i Beatles prima di diventare quello che sono diventati, la squadra ha iniziato a richiamare almeno 20.000 spettatori. 
Il simbolo adottato è il Jolly Roger, vale a dire famoso teschio bianco su fondo nero dei pirati che peraltro nel 1500, quando spadroneggiavano i mari, trovavano un approdo sicuro della città anseatica.
Questi tifosi si sono tradizionalmente riconosciuti con i valori anarchici e della sinistra radicale, ma anche con quelli dell'antiproibizionismo e della libertà sessuale etero ed omossessuale: il presidente Corny Littmann che tiene le redini della squadra oggi, oltre ad essere proprietario di una serie di teatri a luci rosse, non nasconde di essere omosessuale.





I colori hanno origine dal contesto portuale e proletario in cui la società è nata: la prima divisa prevedeva una maglia bianca e dei calzoni da lavoro marroni, quindi il bianco ed il marrone continuano a distinguere il Sankt Pauli da tutte le squadre del mondo, coniugandosi ogni anno in maniera fantasiosa.



Ci sono tantissimi episodi che testimoniamo dello spirito della tifoseria e della squadra. Prima di tutto va citato lo sforzo sostenuto dal popolo del Sankt Pauli nel 2003 quando la società stava fallendo. Oltre alle sottoscrizioni individuali, per recuperare il denaro necessario furono stampate e vendute 140.000 magliette con la scritta "Retter", cioè salvatore.
Inoltre i locali pubblici hanno ideato un evento speciale per un intero week end: la proposta era di vendere la mitica birra Astra (ora sponsor dei braunweiss) con un sovrapprezzo minimo da devolvere alla causa.
Causa che fu vinta anche grazia ad altre iniziative, scongiurando il fallimento.




Non è mancato il contributo delle prostitute che lavorano nel quartiere, protagonista delle pose raccolte in un fortunatissimo calendario sponsorizzato da una ditta di profilattici.
Da lì i tifosi divennero soci della società proprietaria ed insieme ad essa hanno condiviso l’idea di sostenere la squadra secondo principi cardinali indicati come imprecindibili. Uno di questi è che l'impostazione non abbia un indirizzo commerciale ma sia profondamente alternativa e fondata sull’antinazismo e sull’antifascismo.
Questa filosofia ha fatto entrare il Sankt Pauli nell’immaginario collettivo di una certa Germania tanto da diventare la squadra è quella che conta più tifosi nel paese, pur appartenendo ad un quartiere di Amburgo con 80.000 abitanti.



Tifosi che hanno sposato il culto romantico del Sankt Pauli, indipendentemente dalla categoria nella quale la squadra gioca, decidendo di identificarsi come Social Romantiker.
Ma la forza identitaria del progetto riassunto nel motto che si può leggere sullo stemma ufficiale “Non established since 1910" (anno di fondazione della società), non si è fermata entro i confini tedeschi dove conta almeno 11 milioni di fans:i club di tifosi si moltiplicano in tutto il mondo arrivando ad essere al giorno d'oggi 200, tra i quali quello italiano a Genova (il Sankt Pauli Zena).




Gli ultras, militanti della sinistra radicale pubblicano due riviste con un taglio grafico e dei contenuti assolutamente originale, la Gazette e Basch.


Ma le curiosità sono moltissime. Innanzitutto nel fantastico stadio Millentorn, non circolano gli euro ma una moneta coniata dalla società con cui si può accedere ai servizi interni allo stadio.
Qui, contrariamente a qualsiasi altro impianto analogo del circuito professionistico, si può bere liberamente un boccale di birra Astra o, in alternativa, una bevanda chiamata Kalte Muschi, letteralmente “vagina fredda”, distribuita sugli spalti dalle ragazze in topless del Susibar (altro sponsor). Queste ragazze agiscono anche in uno spazio appositamente riservato a loro in tribuna, esibendosi in un numero di lap dance ad ogni goal fatto dalla squadra.




La birra, accompagnata con panini wrustel, crauti e senape,  arriva nelle tribune con un sistema unico: un trenino in miniatura che periodicamente passa su un binario collocato sotto i parapetti e chi desidera servirsi dei beni di conforto che arrivano con questo convoglio, può prelevarli mettendo al loro posto le monete del Sankt Pauli.




La società oltre ad essere attenta ai gusti degli adulti, cura specialmente la comodità delle famiglie con bambini offendo loro un Piraten Nest, cioè un asilo all'interno dello stadio in cui i genitori possono lasciare i loro piccoli per tutto il tempo della gara.
Per quel che riguarda la sua posizione contro l’omofobia, il Sankt Pauli organizza periodicamente il congresso Queer Football Fanclubs che si svolge allo Schmidt Tivoli theatre, location abitualmente dedicata a spettacoli per adulti e messa a disposizione dal Presidente per l'occasione.




Un altro grande merito che distingue il Sankt Pauli è quello di essere stata la prima società di calcio a promuovere campagne sociali, come ad esempio ospitando il mondiale (la FIFI Wild Cup)per nazioni non riconosciute dalla FIFA come il Tibet, la Groenlandia, Gibilterra lo stato di Zanzibar dopo l'indipendenza dalla Tanzania FIFI sta per federazione Internazionale Football Indipendente); giocando contro Cuba per solidarietà a Castro;  organizzando un torneo per rifugiati politici e l’Antiracist Invitation Tournament nel 2010, ma soprattutto facendosi artefice di un’iniziativa "viva con agua", in favore dell’acqua con raccolta di fondi da distribuire ai paesi che ne hanno un particolare bisogno.



In aggiunta a questo lo scorso anno la società ha indetto un concorso per sostenere la più creativa impresa che opera sul territorio, sempre con le clausole della sua correttezza etica anche per quel che riguarda l’impatto ambientale.
Il ruolo dei soci nella gestione delle attività della società è fondamentale, non essendo contemplato un appoggio da semplice azionariato popolare ma anche un'azione che allarghi il potere decisionale a tutti. I tifosi disegnano ogni anno la maglia, stabiliscono le strategie della vendita di gadgets, magliette etc..., hanno potere di censurare uno sponsor che si pèropone senza essere in linea con i principi ed i valori societari.
Ad esempio la birra Astra aveva chiesto di sostituire il mitico striscione con il nome dello stadio, Millentorn, per sistemare al suo posto un suo banner pubblicitario: niente da fare, la base ha deciso che i simboli non possono entrare in nessuna trattativa di carattere commerciale. 



A questo proposito il nome nello stadio non potrà essere mai venduto nè utilizzato in altra forma una multinazionale, come invece succede in Premier League. La stessa attenzione è riservata all'esame delle banche con cui la società collabora, evitando con cura quelle  legate a finanziamenti di operazioni valutate negativamente sotto il profilo etico.



In questa atmosfera accolgiente e pacifica dove le famiglie possono arrivare allo stadio a piedi e lasciare i propri bambini all’asilo disponibile all'interno dell’impianto, lo stadio è da molti anni sempre tutto esaurito nei suoi 28000 e rotti posti. Tra i primati del St. Pauli anche quello della presenza femminile allo stadio che con il 35% è la più alta di tutta la Bundesliga.
La tifoseria ha deciso anche l’inno che accompagna l’ingresso in campo delle squadre e come si può immaginare la scelta è stata particolarmente originale: Hell’s Angels degli ACDC che rimbomba ad altissimo volume accompagnata dal coro di tutto lo stadio.


La vita dei tifosi non si limita a seguire le partite della squadra ma si estende alla vita sociale con una serie di appuntamenti ci incontro, molto spesso al loro pub il Jolly Roger spesso con musica dal vivo o comunque serate musicali sempre a prezzi popolari e con un fine di solidarietà.




Tutto questo preambolo, che testimonia come possa esistere un calcio in cui si intraveda ancora lo spirito di sport popolare che ha segnato le sue origini, è per presentare su questo blog la squadra più a sinistra del mondo, commentando le vicende della stagione appena conclusasi.
Non poteva essere naturalmente un epilogo qualsiasi, ma un finale degno del destino romantico di questa squadra che è amata pur non avendo mai vinto nulla.Alla giornata finale il Sankt Pauli arrivava con il quinto posto in classifica a 59 punti, quarto era il Paderborn a 61; terzo il Fortuna Dussendorf a 61.
In sostanza il campionato si concludeva con una lievissima speranza, molto lievissima anzi quasi astratta, secondo cui il Sankt Pauli sarebbe stato promosso nella serie maggiore a tre condizioni.
Per primo era necessario vincere la partita con il Paderborn  per sperare di raggiungere il Fortuna Dussendorf al terzo posto.
Per secondo il Fortuna avrebbe dovuto perdere o paraggiare in casa con una squadra già retrocessa.
Per terzo, e ammesso che le prime due clausole fossero state superate, il Sankt Pauli avrebbe dovuto vincere per 9 a zero.
Ebbene, il Fortuna pareggia con un avversario che per settanta minuti ha giocato in dieci; il Sankt Pauli stravince sonoramente per 5 a zero e nonostante la “manita” resterà anche nella prossima stagione nella Zweite. Comunque e sempre con lo spirito straordinario  che ci contraddistingue. Forza Sankt Pauli, troverai sempre uno spazio di informazione su questo blog!!!




Commenti

  1. Il calcio è l'evento sportivo più vasto e influente al mondo, considerato il primo movimento al mondo e in tempo di pace il calcio è anche definito "una guerra dove non c'è fumo tra le nazioni". Anche per il suo ricco contenuto e il suo fascino, Essere considerato un'arte. Amo il calcio, mi piace lo stile narrativo di questo articolo.

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