Laurent Chehere, poeta di photoshop


Le voyeur

Il fotografo parigino Laurent Chehere, classe 1972, ha un brillante trascorso nel detestabile mondo della pubblicità che ha deciso di abbandonare per dare voce alla sua vena artistica senza alcun condizionamento. Il risultato è di un suggestivo valore poetico, testimoniato ad esempio dalla serie delle "Flying House" realizzate nel 2007. 

La grand illusion, dove la casa fattiscente è come un barcone pericolante dove navigano profughi africani

Le fotografie di questi edifici decadenti sono state strappate dal loro contesto urbanistico, per divenire stupefacenti oggetti volanti che ne catturano la bellezza nascosta. Isolandoli dal quadro in cui si trovano nella realtà, la loro anonima architettura acquisisce un sapore visionario che ne fa riscoprire il valore. 

Cinema X

Chehere sottolinea che il suo obbiettivo era di cogliere il quotidiano trasportandolo in una dimensione onirica per desidera le case fotografate al loro abbandono ed al conseguente degrado. L'unico elemento che in questi voli impossibili sembra conservare il legame con il terreno sono i fili elettrici che penzolano dalle case perdendosi ai bordi della fotografia.

Caravane

Nel descrivere il suo progetto dice:" sono interessato ad osservare le carovane degli zingari, in attesa del loro sfratto da parte della polizia; gli immigrati dell'Africa in edifici non sicuri; i circhi ai margini delle autostrade che sono intorno a Parigi; i cinema erotici e sporchi di Pigalle; le vie periferiche di Parigi". 

En feu

Così, ognuna di queste visioni surrealiste dove le case fluttuano nel tempo e nello spazio, racconta una storia attraverso tutti i segni inscritti in ognuna di esse. 

Circus, fotografia ispirata a La strada di Fellini


Segni che acquistano un valore metaforico in quanto funzionano come riferimenti palesi alla loro ispirazione cinematografica. In esse troviamo infatti le tracce estetiche mutuate da maestri quali Federico Fellini, Marcel Carnè, Wim Wenders, Albert Lamorisse, Hayao Miyazaki.

Questa foto con il palloncino rosso è ispirata al film The Red Ballon girato da Albert Lamorisse nel 1956 nel quartiere parigino di Menilmontant

Tecnicamente, Chehere utilizza lo strumento digitale per eccellenza in campo fotografico: photoshop. In questa occasioni il ritocco segue un indirizzo assolutamente lirico, con manipolazioni in cui le case scontornate sono inscritte nelle diverse luci del cielo con le sue nuvole. 

Gainsbourg

In una delle iperboli fantastiche realizzate con il massiccio e decisivo contributo di photoshop, la casa volante di due piani si trasforma in una sorta di arca di Noè dove sopra un "curieux cabinet" vediamo animali di ogni sorta, affacciarsi con una certa perplessità da porte finestre sgangherate. Insomma, immagini che riportano chi le guarda in quel luogo imprecisato e magico che può visitare solo lo sguardo incantato dell'infanzia. 


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