MACAO, per un macello idealista



In questo blog, l’iniziativa del collettivo di giovani milanesi che produce iniziative creative, con uno spirito indipendente ed una chiara impostazione programmatica, ha subito trovato posto per affinità, speranza, sostegno. Sin dal 2012, quando una loro azione (che ancora oggi è da reputarsi sacrosanta!) ha occupato la Torre Galfa, uno dei più suggestivi grattacieli costruiti nell’epoca del boom economico e con un plauso di Giò Ponti, rivolto alla pertinenza della sua architettura nel contesto urbanistico in cui si erige.  

La Torre Galfa occupata

L’abbandono di questo edificio gridava e grida vendetta, ma contro la proprietà privata, soprattutto se questa si riferisce come in questo caso a Ligresti, ci fu poco da fare. Lo sgombero venne accelerato dalla posizione dell’amministrazione comunale che se ne è lavata le mani, mentre il ministro della giustizia di turno Cancellieri è stata rapidissima e implacabile sollevando il dubbio giustificato che questa solerzia dipendesse dalla posizione del figlio allora dipendente della ditta Ligresti che lo pagava profumatamente. Dopo,  Macao ci ha riprovato in un altro straordinario palazzo lasciato alla deriva, Palazzo Citterio, ma anche qui lo sgombero è stato pressochè immediato. 



Qualche anno è passato e se l’energia di Macao non è svanita ma anzi si è moltiplicata, l’aria è leggermente cambiata, cosicchè l’occupazione di alcuni spazi dell’ex macello è stata tollerata dalla amministrazione guidata da Pisapia (la stessa in carica durante la vicenda della Torre di Ligresti). In questa nuova sede di Viale Molise 68, strappata all'incuria e ad un indecoroso degrado,il tango ha trovato uno spazio settimanale tra le innumerevoli iniziative stabilite democraticamente dall'assemblea

Una delle iniziative di MACAO che riflette periodicamente sull'arte e la follia

Dopo una stagione in cui è stato ospitato in un ambiente di medie dimensioni, da giovedì 30 maggio troverà spazio nello splendido salone liberty che fungeva da “borsa” durante la lunghissima storia commerciale del macello milanese. In coerenza con lo spirito libertario di Macao, chi vorrà ballare o ascoltare il tango non sarà obbligato ad un biglietto d’ingresso, avendo comunque l’opzione di contribuire economicamente, come può e come vuole, al lavoro quotidiano che è necessario per sistemare, pulire, organizzare la struttura e che i membri di Macao svolgono gratuitamente. 




Sarà anche possibile bere un drink con una cifra molto modesta e prossimamente assistere ad eventi con musica dal vivo di rilevanza internazionale e di cui ci occuperemo in post specifici nel prossimo periodo. L’appuntamento per l’inaugurazione di questa milonga, speciale, libera e no profit, è quindi fissato per domani dalle ore 22.00. I molteplici progetti ideati da Macao in cui si iscrive quello sul tango, hanno bisogno del sostegno di tutti coloro che si identificano negli ideali etici e di libertà che li ispirano, sia con una presenza numerosa che con un piccolo, necessario contributo  economico. 


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