Tiempo de Tango, omaggio a Juan Carlos Copes in scena al Teatro degli Arcimboldi



La Zotto Tango Academy che da qualche anno promuove a Milano la cultura del tango in tutte le sue forme attraverso la competenza e la appassionata vitalità del suo fondatore, il grande ballerino e coreografo Miguel Angel Zotto, si è fatta promotrice di una serata che è obbligatorio definire storica. Sabato 6 giugno, al Teatro Degli Arcimboldi, verrà ospitato il ritiro dai palcoscenici europei di Juan Carlos Copes. 



Dopo sessantacinque anni di carriera professionale in tutto il mondo, questa imprescindibile personalità luminare del tango ha deciso che è arrivato il momento di dire addio alle scene, con la loro polvere magica e i loro brividi inesauribili. E lo ha scelto quando ancora la sua figura ultra ottantenaria di uomo in piena forma, ha conservato uno stile inimitabile, un'eleganza impeccabile, una lucidità intramontabile, continuando ancora a stupire per il rigore, ma soprattutto a commuovere da quando nel corso degli ultimi anni, ha saputo spogliare la danza da tutto il suo straordinario bagaglio virtuosistico, diventando la pura essenza del tango fatta gesto. E cosa è questa idea di sottrazione se non il raggiungimento di una forma di movimento che ha a che fare con la più intima profondità psicologica, fisica, espressiva? In fondo questa parabola ce l'ha  insegnata tutta la migliore storia dell'arte in cui la danza, dal novecento, si è ritagliata uno spazio sempre più importante. 

Maria Nieves e Copes

Anche nella sua veste meno accademica, come è il caso del flamenco di Gades o del tango di Copes, dove la radice popolare è insieme l’imprescindibile nutrimento e  la necessaria benedizione per la loro verità estetica. Juan Carlos Copes, il cui curriculum è così importante da essere di per sé una storia del tango dal secondo dopoguerra a oggi, sarà accompagnato dalla figlia Juana, chiamata teneramente al ruolo di sua partner nel ballo. Per estrapolare una perla tra le innumerevoli della sua storia artistica, ricordiamo che un musicista intransigente e paradisiaco come Astor Piazzolla, ha concesso di dividere il palcoscenico  solo con un ballerino come lui. 


Piazzolla, Nieves, Starbuck, Copes

In questa uscita di scena in grande stile all’Arcimboldi, oltre che ad essere circondato dall’amore filiale, Copes troverà ad attenderlo anche l’affetto di un figlio artistico come Miguel Angel Zotto con cui, tra le tante cose, ha condiviso il successo mondiale dello spettacolo Tango Argentino, punto di partenza da cui si è scatenata la febbre del tango che ha raggiunto tutti i continenti da quegli anni ’80 del novecento. Testimoniando giorno dopo giorno con il suo prezioso lavoro l'importanza di Copes nella sua formazione, da qualche anno Zotto balla insieme a Daiana Guspero. Con lei ha costituito una coppia capace di riaccendere il fuoco incandescente di quella raffinata lingua muta che è la danza nel tango: la loro vocazione nel mescolare virtuosismo e trasporto è l’espressione più alta della maturità artistica in questa disciplina.

La prima edizione di Tango Argentino con Copes, il Sexteto Mayor e Raul Laviè

Nell'ideazione dell'omaggio a quell’inarrivabile senatore che è Copes, oltre al suo discepolo Zotto, già riconosciuto come imperatore del tango, ha partecipato anche Sebastian Arce. Con lui, che è il più brillante tra gli ultimi grandi ballerini forgiati alla scuola di Copes, si completa la traiettoria generazionale che con i suoi strappi e le sue metamorfosi, sta disegnando la consequenzialità storica di questa danza. Per questo è quanto mai azzeccato il sottotitolo attribuito a “Tiempo de Tango”: il tango e la sua evoluzione. Sebastian Arce con Mariana Montes sono indicati oggi come gli eredi più accreditati a rappresentare questa evoluzione  che, partendo da Copes e arrivando a Zotto, sta aprendosi un varco nel futuro.  

Johana Copes con il padre

Una tecnica di altissima precisione, una inventiva eccentrica e corrosiva nel combinare le figure, una sincronia con tutti gli elementi musicali che la danza può utilizzare, sono le caratteristiche che nutrono le loro coreografie di una energia nuova, creativa e soprattutto necessaria. Oltre a questo trittico di coppie esclusive, alla serata parteciperanno altri ospiti speciali. Due di loro hanno avuto l’onore di figurare, in diverse occasioni, sulla scena in compagnia di Copes: Alejandro Aquino e Roberto Reis. Alejandro Aquino che ballerà insieme a Natalia Hills, è il portatore di un’estetica che trova la sua radice nella musica di Osvaldo Pugliese, immenso direttore di un’orchestra con cui Alejandro e la sua compagna dell’epoca hanno avuto il privilegio di collaborare come unica coppia. Il suo ballo è quindi ispirato da tutte le vertiginose  invenzioni musicali che hanno impreziosito gli arrangiamenti di questa orchestra, ricamati con dettagli che ne caratterizzano la discontinuità ritmica e la meraviglia del sentimento melodico.  

Copes in una scena di "Tango" diretto da Carlos Saura

Roberto Reis e Natalia Lavandeira sono una coppia molto collaudata sia sui palcoscenici di tutti i continenti che nel ruolo di insegnanti.  Il loro intrecciarsi alla musica è un preciso cesello, dove tutto è finalizzato ad un’espressività che fluisce in una intensa cometa di onde e vibrazioni. Ma anche Pablo Moyano e Roberta Beccarini, seppur meno celebri, sono senz’altro attrezzati perfettamente per condividere un palcoscenico così impegnativo. Con la loro inesauribile ricerca della perfezione, il loro dinamismo e la loro presenza scenica questa coppia figura da tempo nella inimitabile compagnia  Tango x Dos diretta da Miguel Angel Zotto. Nell’organizzare questa “despedida” europea, Miguel Angel Zotto non ha dimenticato l’impegno profuso nella formazione che sta svolgendo con generosità alla sua Zotto Tango Academy. Così, ha trovato lo spazio per inserire tra i numeri dei protagonisti, l’apparizione di un corpo di ballo formato da venti coppie, selezionate tra le migliori emerse dai suoi corsi. 

DVD autobiografico in cui Copes passa in rassegna la sua carriera

E dietro questo vertiginoso universo di passi e di abbracci, la musica. Una musica che l'Orquesta Minimal Flores del Alma sa dipingere con le tinte forti di una potente energia espressiva e con quelle tenere dell' abbandono sensuale, coniugando sapientemente queste due estremità con tutte le sfumature che il linguaggio del tango esige. Insomma una festa indimenticabile, per un avvenimento che si sperava non accadesse mai, nonostante il fiato scuro del tempo lo reclamasse fatalmente…con tutte le sue sfumature di nostalgia, di commozione ma anche di gioia e di vita.







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