ALMA CHE NON VUOLE ESSERE MOZART


Alma Deutscher


A proposito di talenti precocissimi come lo è stato Amadeus, oggi siamo di fronte a un certo numero di casi in cui bambini e bambine in età prescolare  hanno manifestato una sbalorditiva attitudine alla musica e una spontanea facilità nel risolvere i problemi tecnici su cui si scontrano tutti coloro che studiano uno strumento musicale. Il numero di queste bambine e questi bambini si riduce sensibilmente quando entriamo nel campo della composizione che un loro coetaneo come Mozart frequentava agilmente ottenendo risultati stupefacenti.  A questo proposito  negli ultimissimi anni le cronache hanno fatto salire alla ribalta il caso di Alma Deutscher, una inglesina dotata di un’immaginazione vulcanica che sapeva leggere la musica prima delle parole e cantare con un’intonazione perfetta prima di saper parlare. Per lei è stato spontaneo suonare il piano già dall’età di due anni e il violino dall’anno seguente, con risultati eccezionali raggiunti in brevissimo tempo visto che a quattro anni suonava alla perfezione le sonate di Haendel. Contemporaneamente Alma ha iniziato a comporre, realizzando la sua prima sonata per pianoforte a sei anni e la sua prima opera intitolata The Sweeper of Dreams a sette anni. Oggi di anni ne ha 18 ed ha superato l’età in cui tutti la indicavano come bambina prodigio, mantenendo tutte le aspettative ed entusiasmando il pubblico ma soprattutto gli addetti ai lavori, i musicisti e quasi unanimemente la critica. 




Tanto per capire meglio il fenomeno di cui stiamo parlando, la sua seconda opera lirica intitolata Cenerentola, che Alma ha composto tra gli 8 e 11 anni, è stata diretta niente di meno che da Zubin Mehta alla fine del 2016 nell’allestimento dello Staatsoper di Vienna che è uno dei più prestigiosi teatri al mondo. Il mitico direttore Zubin Mehta, intervistato a seguito di questa esperienza ha commentato: “Alma è uno dei più grandi talenti musicali di oggi”, aggiungendosi ad un coro unanime in cui figura Daniel Barenboim che ha detto di lei, “ha già tutto ciò che non si può imparare”. A quel coro, tra gli altri, si è aggiunto un grande direttore quale  Simon Rattle, definendola “una vera forza della natura” e dicendosi sicuro di  non aver  “mai incontrato persone di quell’età con una gamma di doni così sorprendente”, e anche  la prodigiosa violinista tedesca Anne-Sophie Mutter che ha scritto in un suo commento su un concerto di Alma: “è assolutamente straordinario ciò che questa ragazzina è riuscita a ottenere con il violino, il pianoforte e le sue composizioni. La sua sensibilità musicale e il suo potere espressivo a questa età sottolineano il suo eccezionale talento”.  




Alma suona un violino Stradivari del 1683, pubblica CD e DVD per la Sony Classic, dirige le orchestre sinfoniche, si esibisce riportato successi entusiasmanti in tutto il mondo, compone opere liriche, musica da camera e concerti con un melodismo di grazia squisita, coltiva la sua creatività immediata con un eccitante “umore improvvisativo”.  E’ appena maggiorenne ma il suo curriculum è già  da étoile internazionale ed ha le idee molto chiare sulla sua linea estetica rivolta ad una bellezza melodica e armonica volutamente inattuale per via della sua adesione agli stili classici del XVIII e XIX secolo, ma al tempo stesso originale e piena di un sorprendente fascino emotivo.  "Non voglio davvero essere un piccolo Mozart. Voglio essere Alma".




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