LA LETTERATURA DEI LAVORATORI
La letteratura aiuta a raccontare il lavoro sfruttato con diversi format, dal memoir alla poesia, dal romanzo dal vero al reportage, facendo emergere storie in cui è protagonista quella classe che paga con oltre mille morti all'anno lo status che la retorica neoliberista ritiene ormai inesistente, incorporandola nel ceto medio. Un perfetto esempio di cancel culture contro cui le resistenze sono vivaci nonostante sembrino marginali nel quadro del dibattito pubblico. Un esempio è l'indomito Festival di Letteratura Working Class di Campi Bisenzio, presso Firenze, e organizzato in forma autogestita e voluta dal collettivo di fabbrica dell'ex GKN, impresa satellite della Stellantis e liquidata con i conseguenti licenziamenti del 500 operai tramite il fondo speculativo britannino Melrose Industries Plc. Va sottolineato che questa iniziativa è unica in Europa e che può essere considerata come la versione italiana del Working Class Writers Festival di Bristol organizzato nel 2021 grazie alle adesioni raccolte con un crowdfunding. La coraggiosa impresa di resistenza italiana, ha invece come sostenitori L'ARCI e il coordinamento di due scrittori toscani provenienti da famiglie operaie, Simona Baldazzi e Alberto Prunetti, inarrestabili nonostante la proprietà degli spazi della fabbrica dove si tengono gli incontri in programma, abbia minacciato l'intervento delle forze dell'ordine per diperdere i circa 2000 ospiti del festival.
Un contributo sostanziale è quello offerto dalla casa editrice barricadera Alegre che nel suo catalogo offre soprattutto libri ispirati direttamente al lavoro. Il comun denominatore di queste opere fa emergere il fatto che la Working Class contemporanea non è più fordista, bensì globale, atomizzata, precaria, digitale, con i diritti minacciati, vittima degli algoritmi e della logistica, disagi profondi che i film di Kean Loach hanno mirabilmente raccontato. Come detto all'inizio, su questo argomento delicato che le politiche del profitto hanno degradato progressivamente nel corso del terzo millennio, c'è anche una letteratura ed è interessante ricapitolarne la bibliografia specifica raccolta nel terzo millennio da alcuni "lavoratori cognitivi precari" .
Simona Baldanzi, Se tornano le rane, Alegre, 2022
Alberto Prunetti, Amianto, Alegre, 2014; Feltrinelli 2019
Simona Baldanzi, Figlia di una vestaglia blu, Fazi, 2006; Alegre, 2019
Stefano Valenti, La fabbrica del panico, Alegre, 2013; Feltrinelli, 2023
Alberto Prunetti, Non è un pranzo di gala, Minimum Fax, 2022
Vitaliano Trevisan, Works, Einaudi,2016
Claudia Durastanti, La Straniera, la Nave di Teseo, 2019
Eugenio Raspi, Tutto fumo, Baldini-Castoldi, 2019
Angelo Mastrandrea, L'Ultimo miglio, Manni, 2021
Alberto Prunetti, 108 metri, Laterza, 2020
Alberto Prunetti, Nel girone dei bestemmiatori, Laterza, 2020
Stefano Valenti, Cronache della sesta estinzione, Saggiatore, in uscita
Joseph Ponthus, Alla linea, Bompiani, 2022
Francesco Targhetta, Perciò veniamo bene nelle fotografie, Mondadori, 2019
Edouasd Luis, Metodo per diventare un'altro, La Nave di Teseo, 2023
Edouard Luis, Chi ha ucciso mio padre, 2019
Edouard Luis, Il caso Eddy Bellegueule, Bompiani, 2014
Cynthia Cruz, Melanconia di classe, Atlantide, 2022
Cash Carraway, La porca miseria, Alegre, 2023
D. Hunter, Chav. Solidarietà coatta, Alegre, 2020
Tommaso Di Ciaula, Tuta blu, Alegre, 2022
Fabio Franzin, La fabbrica abbandonata, Arcipelago Itaca, 2021
Nadia Agustoni, Lettere della fine, Vydia, 2015
Matteo Rusconi, Trucioli, Aut-Aut, 2021
Marco Carretta, Per far vivere altro cadiamo, Industria&Letteratura, 2023
Vanni Santoni, Personaggi precari, RGB 2007, poi Voland 2013
Cristò, Restiamo così quando ve ne andate, TerraRossa 2017
Natalia Guerrieri, Sono fame, Pidgin, 2022
Angelo Ferracuti, Il costo della vita, Storia di una tragedia operaia, Einaudi, 2013
Goffredo Buccini, La fabbrica delle donne, Mondadori, 2008
Laura Pariani, Chi lavora g’ha ona camìsa..., Sellerio, 2009
Angelo Ferracuti, Viaggi da Fermo. Un sillabario piceno, Laterza, 2009
Silvia Avallone, Acciaio, Rizzoli, 2010
Cosimo Argentina, Vicolo dell’acciaio, Fandango Libri, 2010
Massimiliano Santarossa, Viaggio nella notte, Hacca Edizioni, 2012
Antonio Pennacchi, Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni, Mondadori, 2006
Alberto Bellocchio, Sirena operaia, Il Saggiatore, 2000
Ermanno Rea, La dismissione, Rizzoli, 2002
Giorgio Falco, Pausa caffè, Sironi, 2004
Igino Domanin, Gli ultimi giorni di Lucio Battisti, Pequod, 2005
Luca Antoccia, Le remore e il Titanic.Vite precarie a scuola, Gaffi Editore, 2005
Andrea Bajani, Mi spezzo ma non mi impiego, Einaudi, 2006
Aldo Nove, Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese..., Einaudi, 2006
Federico Platania, Buon lavoro, Fernandel, 2006
Francesco Dezio, Nicola Rubino è entrato in fabbrica, Terrarossa, 2004
Giovanni Accardo, Un anno di corsa, Sironi, 2006
Tullio Avoledo, Breve storia di lunghi tradimenti, Einaudi, 2007
Mario Desiati, Vita precaria e amore eterno, Mondadori, 2007
Edoardo Nesi, L’età dell’oro, Bompiani, 2006
Andrea Bajani, Cordiali saluti, Einaudi, 2005
Mario Desiati, Se consideri le colpe, Einaudi, 2016
Mario Desiati, Ternitti, Mondadori, 2011
Alessandro Leogrande, Uomini e caporali, Feltrinelli, 2016
Marco Rovelli, Servi, Feltrinelli, 2009
Michela Murgia, Il mondo deve sapere, Einaudi, 2020
Luigi Di Ruscio, Poesie operaie, Ediesse, 2007
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