L'Islanda si scopre babilonese nello zuismo

zuismo religione assurda
Una grande Z gialla in primo piano sul profilo viola dell'Islanda: è il logo degli zuisti

In Islanda, l'Articolo 62 della Costituzione riconosce la chiesa luterana Evangelica come religione di stato, ma questo non ostacola la libertà di culto. Quindi per il 25% della popolazione che non professa la fede evangelica, c'è la massima libertà di scelta. Per tutti, vige un sistema di tassazione per il credo religioso che lo stato incassa, coinvolgendo in questa imposta  anche gli atei o gli agniostici che devono versare circa 80 Euro ogni anno. Ad esclusione dei soldi raccolti tra gli atei e gli agnostici, che restano allo stato, il restante ammontare della cosiddetta "imposta parrocchiale" raccolta tra tutte le confessioni, viene in un secondo momento ridistribuito alle diverse religioni, in ragione della percentuale di fedeli che queste hanno in carico.





Planisfero sumero


A settembre, un sondaggio della principale emittente islandese ha rilevato che il 55% dei cittadini ha preso una posizione di forte disaccordo con questo provvedimento. Così, gli islandesi conosciuti in tutto il mondo per la loro fantasiosa creatività (sic!), hanno inventato uno stratagemma legittimo per aggirare l'ostacolo. In sostanza, è stata ripescata da un'antica piega della storia, là dove i fiumi Tigri e Eufrate si incontrano, una astrusa religione che nel 2013 è stata riconosciuta nel parco di quelle ufficiali che sono una quarantina. Questo ha fatto sì che l'ultima confessione arrivata è stata abilitata a ricevere il contributo proporzionale alle tasse che i suoi fedeli hanno pagato. 





Questa religione si chiama zuismo ed era professata dai Sumeri, fiorendo nella regione dell'Iraq circa 3000 anni or sono, quando questa nobile civiltà creava il più antico metodo di scrittura: il cuneiforme. Fatto sta che chi ha deciso di affiliarsi al rinascente zuismo, lo ha scelto per protesta, ammettendo di non essere devoto agli Dei sumeri An, Ki, Enil, Enkl. Il risvolto laico traspare con chiarezza sul sito della comunità, dove viene dichiarato lo scopo tutt'altro che mistico dell'operazione: lo zuismo, sarà di nuovo inghiottito nei meandri della storia quando verranno raggiunti gli obbiettivi dei suoi fedeli. 


Scrittura cuneiforme

In sostanza l'ambizione principale è quella di far revocare "qualsiasi legge che garantisca privilegi, finanziari o di altro tipo, alle organizzazioni religiose". Dietro a questa bandiera, se all'inizio dell'anno i fedeli dello zuismo erano solamente 3, forse quelli che hanno scritto il programma, in undici mesi si sono moltiplicati per mille raggiungendo la percentuale dell'1% dell'intera popolazione. La crescita è stata così vertiginosa da risultare la più consistente, per unità di tempo, che abbia mai auto una religione nel complesso di tutta la storia dell'uomo. Il segreto del successo è che i soldi ricevuti dallo Stato da parte degli zuisti, vengono devoluti tutti ai sacerdoti del credo che, a propria volta, li restituiscono ai fedeli che li avevano originariamente pagati allo stato. Se dal punto di vista spirituale lo zuismo non promette salvezza nè minaccia dannazione, da quello economico invece consente di risparmiare i soldi di una tassa ritenuta iniqua, soprattutto dagli atei. Molti di loro sono confluiti sulla piattaforma zuista che non comporta nessuna particolare posizione spirituale: l'unico rito in cui si incontrano i nuovi zuisti islandesi, consiste nella lettura di poeti sumeri(!) e questa iniziativa è stata ideata nel momento in cui il governo era in procinto di revocare questa religione dalla lista di quelle riconosciute.Cosa accadrà ai 3100 babilonesi d'Islanda? 

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