Cult jazz all'Open di Milano

Milano, città multiculturale che desidera essere considerata tra le più vivaci metropoli europee,  ha consegnato da tempo queste sue velleità a pochi soggetti indipendenti e lodevoli.  La loro forza, e la loro scommessa, puntano sulla curiosità verso forme di creatività assolutamente ignorate dai dispensatori di sostegni pubblici che, pur se sempre più risicati, ricadono inesorabilmente sugli stessi soggetti, indipendentemente dalla qualità che questi riescono a proporre almeno in termini di ricerca  artistica. Per questo è necessario dare la massima diffusione informativa a queste luci che illuminano il panorama milanese,  sempre più indirizzato verso le tenebre di un quadro culturale omologato, anche nei suoi spunti più interessanti.  Purtroppo in questi ultimi decenni il declino è stato accelerato da una certa assuefazione a spendere il proprio tempo in attività ricreative per così dire "easy" (l'happy hour docet). La conseguenza è stata l'allontanamento del pubblico dei giovani da uno dei più entusiasmanti modi di trascorrere una serata: la partecipazione ad eventi con la musica dal vivo di qualità. Ma, come anticipavo, qualche luce si sta accendendo, anche se con una ripresa lenta e marginale. Ad esempio dalla prossima settimana L'Open Milano di Viale Montenero 6, ospita nel suo bellissimo spazio, quattro interessanti appuntamenti concertistici, programmati a scadenza mensile dal 21 febbraio al 16 maggio. 


La rassegna è stata chiamata Open Jazz, riecheggiando il nome del locale in cui si terrà ma soprattutto riferendosi alle attitudini musicali dei gruppi previsti dal cartellone. In questo senso "open" mette in rilievo proprio un elemento estetico che accomuna le intenzioni espressive dei quattro gruppi, seppur coniugate con influenze diverse e linguaggi plurali. 
Si inizia il 21 febbraio con il Three#Bones Trio composto da Francesca Petrolo al trombone, Lorenzo Serafin al contrabbasso, Filippo Monico alla batteria. Un organico che rimanda alla memoria analoghe formazioni della sulfurea stagione della musica improvvisata e che in questa occasione riunisce musicisti provenienti da diverse esperienze seppur in passato si sono incrociati in svariati contesti. Il repertorio pesca titoli e autori della tradizione americana ol tre che inserire alcune composizioni di Francesca, ispirate all'arte visiva che fa parte della sua cultura accademica.


La seconda serata, prevista per il 22 marzo, vedrà in scena il Tantrio+1 dove oltre al trombone di Francesca Petrolo figurano Mariangela Tandoi alla fisarmonica e al piano elettrico, Clara Zucchetti, percussioni, Simone Mauri, clarinetto e clarinetto basso. Un organico dal timbro affascinante dove il jazz attinge a tratti un sapore folklorico. L'ensemble propone composizioni originali scritte da Mariangela Tandoi che ha preso ispirazione dalla propria biografia, per disegnare quadretti che esprimono emozioni contrastanti tra le quali il grottesco e l'ironico.



Il terzo concerto dell'11 aprile, entra nel cuore delle culture musicali mediorientali e nelle sfaccettature sonore  dei suoi strumenti tradizionali. Protagonista di questo Trio Gafarli è il virtuoso musicista azero Fakhraddin Gafarov con la sua voce, e vari strumenti, aud, tar, saz, ney, balaban. Lo accompagnano Lorenzo Serafini al contrabbasso e Simone Amodeo, anche lui polistrumentista con bendir, zarb, daf, darbouka, oud.


 Per l'appuntamento finale, il 16 maggio, è previsto il Takla Jazz Trio con Alberto Buzzi al sax tenore, Andrea Grossi al contrabbasso e Filippo Monico alla batteria. Qui entriamo nel magmatico campo dell'improvvisazione totale, dove l'energia della comunicazione istantanea  è innescata con sintetici spunti melodici o ritmici, nel viaggio sonoro del dialogo continuo che segue il flusso della spontaneità.


Ad ogni serata si può partecipare attraverso due formule. La prima prevede l'abbinamento della cena con la musica (28 Euro); la seconda più semplicemente un drink da bere durante il concerto (15 Euro). E' consigliata la prenotazione allo 0283425610 e l'arrivo sul posto prima dell'inizio dei concerti che iniziano alle ore 21 (per chi sceglie anche la cena, è suggerito di prenotare per le ore 20) 


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