A Berlino due amnesie costano caro




In un Old Forest tutto esaurito, la trasferta contro l'Uniuon Berlin è stata viziata da due disattenzioni difensive che ci hanno castigato severamente, mentre la squadra ha giocato una buona partita anche se inizialmente ha fatto ricorso al turn over facendo a meno di diversi titolari. I berlinesi sono una buona squadra che lascia giocare senza pressing ma con buone coperture in tutte le zone del campo. Perciò riusciamo a imbastire un guioco più brillante del solito e già al 6' riusciamo ad essere pericolosi con Sobota ben servito da Kalla: la posizione del nostro giocatore purtroppo è un pò defilata e il suo tiro è parato senza problemi da Jacob Busk. Al 20' Philipp Hosoner riesce a penetrare in un buco della nostra difesa e a battere Himmelmann con un preciso diagonale rasoterra che finisce nell'angolo opposto della porta. 



Non perdiamo la calma e siamo ancora pericolosi prima con il nostro terzino Vegar Hedenstad (al 30') e quindi con un gran tiro di Marvin Ducksch che da una posizione inusuale (fuori dal lato destro dell'area) calcia verso l'incrocio dei pali  costringendo Busk ad una plastica deviazione in angolo. La partita sembra apertissima quando in una fase in cui siamo sbilanciati in avanti, un pallone filtrante è raccolto al limite dell'area da Hosiner che è fermato con molta eleganza da Lasse Sobiech che gli strappa la palla dai piedi. Purtroppo nel momento di passarla al compagno che è a pochi metri da lui, si intromette Kenny Redondo che intercetta il pallone con una mezza scivolata, si alza rapidissimo controllandolo e con pochi piccoli  passi si porta solo di fronte a Himmelmann sul lato sinistro dell'area. 




Il nostro portiere gli va incontro ma è superato per la seconda volta. E' il 42' e dopo questa sciagura la partita si avvia senza scosse alla fine del primo tempo. Alla ripresa Lienen fa entrare Nehrig e Bouhadduz per Avevor e Litka, ma è ancora Hosiner ad essere pericolosissimo al 48'. Non molliamo: al 54', corner di Buchtmann e testa di Nehrig che colpisce il palo. Proprio una sfiga.  Dopo spingiamo contro una squadra che si limita a controllare, portando alla conclusione Sobota (60'),  Ducksch (62'), ancora Sobota (68'). L'Union ci impensierisce solo al 72' con un colpo di testa di Simon Hedlung. 



All'82' ci prova Buchtmann da 25 metri ed è l'ultima chance prima che Harm Osmars fischi la fine della gara. Insomma il miglior St Pauli perde  la quarta gara in sette giornate. Qualcosa non va anche dal punto di vista della fortuna, ma soprattutto da quello della concentrazione difensiva che è l'ingrediente principale per acquisire solidità, ma anche dal punto di vista delle scelte tecniche di Lienen che vista da spettatore a volte sono sorprendenti. 


Dico questo perchè lui sa esattamente perchè è necessario non schierare i titolari in una partita importante come quella che ha chiuso il trittico di gare disputate in nove giorni.  Certo, mi sembra inspiegabile che non venga utilizzato sin dall'inizio un giocatore brioso, di temperamento e buona tecnica come  Cenk Sahin che è stato utilizzato pochissimo nelle gare precedenti. Fatto sta che l'Union Berlin sale al secondo posto in classifica, mentre noi scivolaiamo al quindicesimo e sabato siamo ancora in trasferta ad Hannover contro una delle migliori squadre del torneo.


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