La Rivoluzione sarà un pranzo di gala!
Messenzatico, in provincia di Reggio Emilia, custodisce e fa tesoro del primato di essere la località dove fu aperta nel 1893 la prima Casa del Popolo per iniziativa di Camillo Prampolini. Ancora oggi, per parafrasare l'argomento di questo post, qualcosa bolle in pentola a Messenzatico, e in questi anni difficili l'iniziativa è intrapresa dal Centro Studi Cucine del Popolo. Quest'anno si è tenuto il quinto convegno di un'iniziativa articolata su tre giorni e a cadenza biennale, in cui studiosi, cuochi, letterati, si interrogano su un tema che di volta in volta è scelto dagli organizzatori. Dopo i ricettari del popolo, quelli letterari della narrativa sociale, quelli utopici dei sogni e dei bisogni, quelli delle migrazioni e dei movimenti, quest'anno il tema è stato "Le cucine della Rivoluzione".
La serata clou del convivio, che si è tenuta al Teatro Artigiano e che proponeva un Veglionissimo Rosso con un menù socialista del '900, ha sfamato oltre mille partecipanti. La conclusione domenicale ha visto la tradizionale gnoccata e il coro dei partecipanti intonare L'Internazionale. Insomma, cappelletti e lambruschi proibiti a gogò per tutti i fedelissimi dell'idea che la rivoluzione sarà un pranzo di gala!
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