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Un poema "calligramma" di Guillaume Apollinaire |
I motivi dell’estetica tipografica dadaista risalgono ai primi calligrammi, vale a dire
a componimenti poetici concepiti con una disposizione grafica che dà loro la
forma di un disegno. Questa procedura ha avuto originariamente un rapporto con
il testo, offrendo una suggestione visuale ai versi.
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Simmias di Rodi - Le ali |
Anche se la parola
“calligrammes” ha origini relativamente recenti, ad opera del poeta Guillaume
Apollinaire che nel 1918 sintetizzava in essa i termini calligraphie e ideogramme,
questa forma di poesia grafica risale almeno al IV secolo avanti Cristo con
Simmias di Rodi.
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Raban Maur, Liber laudibus Sanctae Crucis |
In seguito la utilizza
il monaco benedettino di origini tedesche Raban Maur, che nel IX secolo compone
il Liber de laudi bus Sanctae Crucis, un poema mistico con 28 antesignani dei calligrammi.
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Edmond Haraucourt |
Il genere
è stato praticato anche nel XIX secolo dal poeta francese Edmond Haraucourt il
quale, nel 1882, pubblica un volume licenzioso dal titolo La Légende des sexes, poèmes hystériques et profanes, firmandolo con lo pseudonimo Sir de Chambley e prefigurando le
invenzioni di Apollinaire. Insieme al ruolo dei calligrammi, la grafica tipografica
dadaista è certamente influenzata dalla straordinaria intuizione di Stephan
Mallarmè.
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Una prova di stampa tipografica su un quaderno di Mallarmè |
Il poeta, nel 1897, crea per la rivista Cosmopolis, edita a Parigi da
Armand Colin, uno dei primi
poemi tipografici francesi: Un coup de dés jamais n'abolira le hasard, che nel 1918 è riproposto
dalla Nouvelle Revue Francaise e stampato dalla tipografia Sainte Chaterine di
Bruges, con una revisione di Edmond Bonniot atta a conservare quella “allure de constellation”
che Mallarmè desiderava esprimere sulle
pagine di Cosmopolis n°17 del maggio 1897 (pp.419 e seguenti).
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L'edizione di "Un cup de dés....", stampata nel 1918 |
Una
impaginazione della pagina per così dire “turbolenta”, è sperimentata anche dai
Futuristi, italiani, Marinetti in testa con le sue “parole in libertà” e il suo
attacco contro la tradizione tipografica
sul Manifesto Futurista del 1914, e dai
russi quali il futurista Chlebnikov o il costruttivista El Lissitzkij.
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Vassilij Kamensky, 1914 |
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La copertina di un libro di Filippo Tommaso Marinetti |
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Un poema futurista di Clebnikov, 1921 |
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H2SO4, giornale futurista di Tiblisi |
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Copertina di un libro si Majakowskij |
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El Lisickij, figura costruitivista del 1919 |
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Anche l'estetica Bauhaus riprende quella costruttivista |
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Bauhaus Weimar, tipografia Oskas Schlemmer, 1921 |
I
dadaisti entrano a capofitto in questo modo eccentrico di organizzare i loro
testi che in un secondo momento saranno corredati anche da elementi
iconografici. Già un’ampia testimonianza di questa modalità, si riscontra nelle
copertine dei periodici che si possono vedere nella sala dell’emeroteca
dadaista attraversata nel precedente post. Aggiungiamo di seguito alcune pagine
così concepite e tratte dall’interno di alcune pubblicazioni di orientamento
dada.
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Dalla rivista "391", 1917 |
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Paul Van Ostaijen, poemi, 1921 |
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Composizione di Tristan Tzara |
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Poster Dada, 1923 |
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Pubblicità di uno spettacolo teatrale, 1923 |
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Merz n°11,1924 |
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Kurt-Schwitters-Käte-Steinitz-Theo-van-Doesburg-Die-Scheuche-1925 |
Questo originalissima interpretazione dell'impaginazione e del trattamento testuale, ha fatto scuola propagandosi anche dopo lo scioglimento del movimento Dada, sia dagli ex dadaisti che da altre figure di primo piano nella cultura contemporanea. La sua evoluzione è entrata nel cuore dell'arte, ispirando nuove avanguardie e movimenti.
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Michele Perfetti, 1931 |
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Copertina per un libro di Henri Matisse, 1936 |
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Paul Klee, Inizio del poema |
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Paul Klee, Alphabet I, 1938 |
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Raoul Hausmann, Poésie de mots inconnus 1949 |
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La rose et le chien, Tristan Tzara, 1958 |
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Poème perpétuel - La rose et le chien, Tristan Tzara et Pablo Picasso
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Paul Elouard |
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Jacques Villeglé, Les Dessous du Quai de la Rapée, 21 May 1963 |
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Magdalo Mussio |
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Emilio Isgrò |
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Luca Castellano |
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Ugo Carrega
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Cy Twombly |
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Jannis Kounellis
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